Dies In Castro Olibani
Come da programma il terzo weekend di luglio si è svolta la XXI edizione del Dies In Castro Olibani, nel borgo medievale di Olevano Romano, rievocazione inspirata alla vita del XIV secolo come descritta dagli Statuta Olibani, approvati il 15 gennaio del 1364 dalla Curia Romana e protetti dalla Felice Società dei Balestrieri e dei Pavesati (www.diesincastro.it).
La mattina ha visto i membri della compagnia impegnati, con il supporto dell’associazione Dies In Castro Olibani, nel trasporto di cinquecento chili di materiale sulla sommità della torre di Olevano.
Nel primo pomeriggio, mentre le vie del paese iniziavano a risvegliarsi dalla calura estiva, apriva il laboratorio per i piccoli messeri e madonne. I bimbi si sono cimentati nella decorazione degli scudi di legno,utilizzando stencil a tema medievale e colori a tempera, mentre le bimbe nella fabbricazione di coroncine e collanine intrecciando corde di canapa e arricchendole con fiorellini e campanelli.
Al calar del sole, l’aria si colmava degli aromi e dei profumi sprigionati dalle taberne dei rioni di Olevano Romano: odori di spezie, verdure, carni, stufati e quanto più poteva stimolare l’appetito. Grandi e piccoli approfittavano dei tavoli distribuiti per le vie storiche, degustando il vino autoctono.
Nel frattempo la compagnia dei Banderesi si ritirava sulla sommità della torre diroccata, centro del paese, allestendo le attività ludiche della serata.
Superata la difficoltà degli impervi gradini di accesso alla torre medievale, lo spettacolo offerto era quello di un accampamento militare illuminato da torce, lampade ad olio e bracieri, armi e armature esposte brillavano delle fiammelle riflesse.
La curiosità dei ragazzi è stata seconda a quella degli adulti che si sono soffermati per conoscere la vita di uomini o donne del XIV secolo, gli abiti, il cibo e come potessero indossare cotte di maglia e elmi così pesanti. Infatti, l’ampia esposizione di armi ha incentivato le domande sulle tecniche di scherma e combattimento dell’epoca, mostrando l’evoluzione della spada dal gladio, la spatha barbara, la spada bastarda, alla spada lunga.
Lo spazio antistante l’accampamento è stato suddiviso, creando una zona di giuoco, dove i presenti, sotto la supervisione di istruttori ASI e FITAST, hanno potuto sfidarsi nel tiro con arco e spada.
Al rintoccato della mezzanotte, l’associazione Dies In Castro Olibani ha liberato, dalla sommità della torre, decine di palloncini, illuminati da led, puntinando il cielo notturno come conclusione della prima serata di festa.
La giornata di domenica ha visto tre eventi principali: la messa dedicata a S. Margherita di Antiochia, patrona di Olevano, le attività ludiche sulla torre ad opera dei Banderesi e il gran finale dedicato alla sfilata in costume dei gruppi di sbandieratori e rievocatori.
D’obbligo sono i ringraziamenti per i membri della compagnia Banderentium che hanno partecipato, dividendosi tra gli impegni personali, sportivi e lavorativi rendendo possibile questa festa.
Come d’obbligo, sono i ringraziamenti per la pro loco di Olevano Romano, l’associazione Dies In Castro Olibani e in particolar modo Marta per il sostegno e il supporto che ci ha fornito.
GiB